Il cineasta tedesco e il suo rapporto con Berlino.
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Tom Tykwer è uno dei registi tedeschi contemporanei che più ha segnato il cinema tedesco. Nato a Wuppertal, il 23 maggio del 1965, si approccia alla magia della pellicola passando i pomeriggi a girare filmini amatoriali in Super 8. L’amore per il cinema lo accompagna da sempre, tanto che nel 1988, all’età di 23 anni, diventa il direttore del cinema “Movimento di Berlino“. Berlino che sarà il centro pulsante della sua produzione cinematografica. Lavora per la televisione tedesca e realizza una serie di ritratti dedicati ai registi come Aki Kaurismäki, Wim Wenders, Peter Greenaway e Lars von Trier. Debutta al cinema nel 1993 con il film La mortale Maria (Die tödliche Maria). Nel 1994 fonda una casa di produzione che prende il nome di X-Filme. La sua carriera da regista cinematografico continua nel 1997 esce nei cinema Sognatori d’inverno (Winterschläfer). Tykwer arriva al sucesso internazionale l’anno dopo con il film di culto Lola corre (Lola rennt), un’opera che viene apprezzata tanto dal pubblico che dalla critica, ricevendo vari riconoscimenti. Tanti ricorderanno la corsa forsennata di Lola per le strade di Berlino. Lola corre è uno dei film simbolo del cinema tedesco moderno post-muro, un periodo di rinascita dopo il lungo periodo di stagnazione culturale e di produzione. Il cinema tedesco era entrato in profonda stasi con la conclusione dell’esperienza del Nuovo cinema tedesco degli anni 1980, in seguito all’emigrazione negli Stati Uniti dei suoi autori più illustri e alla morte del maggiore esponente della corrente, Rainer Werner Fassbinder. Berlino torna ad essere un cuore pulsante per la cinematografia europea.
Berlino, città che resta un set veramente caro a Tom Tykwer. A ottobre su Sky Atlantic andrà infatti in onda Babylon Berlin, una nuova serie tv tedesca ambientata nella capitale tedesca nei ruggenti anni ’20. Ispirata al libro Der nasse Fisch di Volker Kutscher, diretta da Tykwer, la serie mostra tutte le contraddizioni della Germania nel periodo della Weimarer Republik. Un periodo che tanto ha affascinato il cinema, basti pensare a Cabaret di Bob Fosse, o al primo capitolo della “trilogia tedesca” di Luchino Visconti. Nella Repubblica di Weimar in Germania si respira un clima culturale vivacissimo e pieno di contraddizioni. Questo fermento si concretizza con una nuova mondanità: sfrenata, lussuosa, gaudente e decadente. In quegli anni la Germania ripensa profondamente la sua identità culturale: i caffè letterari si riempiono di intellettuali, i cabaret sono affollati, si danzano nuovi balli venuti da lontano e le notti di Berlino sembrano non finire mai, nonostante si inizi a percepire che qualcosa nell’aria sta cambiando. La trama della serie segue le vicende di Gereon Rath, un ispettore di polizia interpretato da Volker Bruch, che si trova a risolvere un caso molto complesso, che porterà ad intraprendere un viaggio complesso quanto pericoloso. È accompagnato da Charlotte, la sua stenografa, interpretata dalla giovane Liv Lisa Fries. L’ambientazione storica del film è stata ricostruita con estrema precisione sia per quello che riguarda il trucco e i costumi dei protagonisti, che per tutto quanto concerne la scenografia. La scenografa Uli Hanisch per Studio Babelsberg ha infatti ricostruito minuziosamente diversi tipi di quartieri di Berlino degli anni ’20. Tom Tywker parlando della scelta di ambientare il film in quel luogo e in quel periodo storico: «È stato un momento di cambiamento» e continua «nessuno aveva la più pallida idea di quello che doveva arrivare, in giro per la città era tutto in ebollizione»..
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Tom Tykwer – IMDb
