venerdì, Ottobre 18, 2024
 
Cantanti

IDA ELENA DE RAZZA, CI RACCONTA IL SUO “NATIVE SPIRIT”

 
 

ida - imoviezmagazine.itIn occasione della presentazione del suo nuovo album il 27 gennaio al Planet , Roberta Nardi incontra la cantante Ida Elena De Razza

 

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Ida Elena De Razza nasce da una prestigiosa famiglia di attori: la mamma Fioretta Mari, il padre Armando De Razza. Segue i genitori in tournée e comincia quindi a frequentare teatri e concerti, prima ancora di imparare a camminare. Un concentrato di fascino e bravura, in sintesi, la cantante di origine Siciliana, cresciuta a Roma e ormai cittadina e musicista…Del mondo. Ida Elena, infatti, appassionata sin dall’adolescenza alla cultura Irlandese e Celtica, vanta un grande bagaglio di esperienze lavorative internazionali (Quali Bare Infinity, Vivaldi Metal Project ecc.), numerosi album e singoli.Un talento che ha effettuato già prestigiose apparizioni televisive; si è esibita in show su palchi da sogno (come il Wave Gotik Treffen, nel 2013) e il prossimo 27 gennaio presenterà al Planet di Roma il suo nuovo album: Native Spirit.Sul palco con lei ci saranno in apertura la cantautrice folk Ixia, la médiéval band Rota Temporis come ospite, la ballerina di danze orientali Hyam Noor, il coro di Armonie Musicali e il tutto è organizzato da Musica Celtica Italia dalla Maqueta RECORDS.

ida-elenaimoviezmagazine.itMuovi i primi passi fra musica e arte fin dall’infanzia, la tua prima esibizione canora in televisione risale all’età di 19 anni partecipando ad una trasmissione televisiva. Di quale programma Tv si trattava e qual è il ricordo più emozionante legato al tuo “esordio”?
Si trattava de “I raccomandati”, condotto da Carlo Conti su Raiuno. Era il 2004 ed ero veramente una bimba (se guardo il video di allora mi sembrano passati più di vent’anni). Ramona Badescu mi chiamò per essere la sua “raccomandata” e cantare in duetto con lei: è stato davvero emozionante! Quell’esperienza ha rappresentato per me l’inizio del grande amore per la musica, ne sono davvero grata.

Ti sei spostata dalla Germania alla Francia e ancora in Grecia per collaborazioni eventi e festival. Una delle più belle esperienze che hai vissuto e che vuoi raccontare?
locandina-ida- imoviezmagazine.itDifficile scegliere un momento più emozionante e importante perché per me ogni volta che salgo su un palco è un’esperienza diversa ed è come un salto nel vuoto, con un mondo meraviglioso ad aspettarmi alla fine di questo salto! Ad ogni modo tra i più “esaltanti” sicuramente c’è stato il Wave GOTIK Treffen , a Lipsia nel 2013. Un mare di gente, 5000 persone, sotto al palco a cantare e ballare con noi (ero lì con la mia vecchia band, i Cantus Lunaris). Molte di quelle persone sono poi venute a comprare il nostro cd e a chiederci l’autografo o a farsi la foto con noi. Vivere un’esperienza del genere in un paese straniero è qualcosa di irreale. Oppure ad Atene, nel 2015, con la mia band Bare Infinity. Il mio primo concerto Metal l, al Kyttaro Club. È stato uno dei momenti più adrenalinici della mia vita, un’energia pazzesca mi ha investito appena sono salita sul palco e ho visto la gente che sapeva le parole dei nostri pezzi, delle canzoni che avevo scritto anche io! Non si può descrivere. E poi, non posso non menzionare i primi spettacoli in cui ho cantato e recitato con i miei genitori. Tra i miei primi ricordi c’è vedere loro da dietro le quinte ed essere con loro sul palco è quasi come vedersi da fuori e mi dà un senso d’appartenenza totale, mi sento completa ed è come avere la conferma di essere nel posto giusto.

Ci sveli qualcosa sui brani che ascolteremo nel tuo nuovo disco: musica folk, celtica, rock o un mix di stili?
Il mio album “Native spirit” è un Ep e consta di 5 brani, tutti scritti da me, arrangiati da Luca Bellanova e prodotti dalla Maqueta RECORDS. Tra i grandi musicisti che vi hanno partecipato, troviamo la più grande ispirazione per me: il mio collega tedesco, grande maestro di strumenti antichi Albert Dannenmann (cornamusa, low whistle, flauto traverso). Lo stile di questo ep mi somiglia molto: mi autodefinisco una “fatina metallara” ed infatti queste canzoni sono una via di mezzo tra il mondo celtico e fantastico, fiabesco quasi, ed il rock e il metal. Il mio”spirito nativo” è come se fosse un rockeggiante bosco fatato… Ma per saperne di più, date un’occhiata al mio ultimo brano “The butterfly” e, soprattutto, non mancate al mio release party il 27 gennaio al Planet di Roma. Vi aspetto!!

 

 
 

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