sabato, Ottobre 19, 2024
 
SERIE TV

BANDERSNATCH, ARRIVA SU NETFLIX IL PRIMO FILM INTERATTIVO

 
 

“Bandersnatch”, su Netflix il primo film interattivo.

 

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È disponibile su Netflix “Bandersnatch”, un film interattivo che fa parte della serie “Black Mirror”. Protagonista l’attore britannico Fionn Whitehead (già protagonista di “Dunkirk”). Nell’Inghilterra del 1984, il programmatore diciannovenne Stefan Butler sta progettando un innovativo videogioco interattivo basato sul librogame Bandersnatch del visionario Jerome F. Davies. Butler propone la demo alla società Tuckersoft, diretta da Mohan Thakur, che ha tra i suoi programmatori il famoso Colin Ritman, autore dei principali videogiochi in voga all’epoca. A Butler viene proposto un team di collaboratori e di progettare il gioco nell’ufficio messo a disposizione dalla società: se il protagonista dovesse accettare, Ritman gli riferirebbe che ha fatto la scelta sbagliata e l’episodio ricomincerebbe da capo, seppur in forma di riassunto, con la possibilità di scegliere diversamente. Se invece Butler rifiutasse l’offerta, continuerebbe a lavorare al gioco da solo nella propria cameretta. Il ragazzo è sotto terapia presso la dottoressa R. Haynes e gli viene proposto di parlare riguardo la morte della propria madre. Ella perì nel deragliamento di un treno che non avrebbe dovuto prendere, visto che Butler, all’epoca un bambino, insisteva per cercare il proprio pupazzo, facendo perdere tempo alla madre, costretta a prendere il treno successivo, e rifiutandosi di andare con lei senza il suo giocattolo (che il padre, Peter, gli aveva nascosto poiché trovava inaccettabile che un bambino maschio giocasse con i pupazzi).

Un’altra delle scelte a cui lo spettatore si trova di fronte è se seguire Colin o se se proseguire la terapia: nel caso si scegliesse la prima opzione, il programmatore porterebbe Stefan al suo appartamento, dove assumerebbero sostanze allucinogene parlando di una realtà pilotata e dell’esistenza di più realtà: a sostegno di ciò, Colin proporrebbe a Butler di gettarsi dal balcone; lo spettatore può scegliere se far gettare Colin o Stefan. Quando scade il termine per consegnare il gioco alla società, Butler riscontra ancora errori e bug nella programmazione, e inizia a sospettare di essere controllato da forze esterne, dubitando del padre e della dottoressa Haynes. Butler si immedesima in Davies, l’autore del libro, che, in seguito all’uso di sostanze allucinogene e all’impossibilità di gestire tutte le storylines del suo romanzo, decapita la moglie nel corso di una crisi di nervi, imbrattando le mura di casa con un glifo raffigurante una biforcazione. Quando l’esaurimento di Butler inizia a prendere piede, lo spettatore ha la possibilità di manifestarsi attraverso il computer del protagonista: la prima opzione è rivelare che egli è parte di un programma d’intrattenimento rilasciato su Netflix nel ventunesimo secolo, e da lì si arriva ad un ulteriore bivio, che porta al primo o al secondo finale. In alternativa lo spettatore può far scoprire a Butler una cassaforte, che può contenere o il pupazzo sequestratogli da piccolo o documenti riservati che attestano il controllo delle menti come parte di un esperimento governativo. “Bandersnatch” è stato scritto da Charlie Brooker, l’ideatore di “Black Mirror”, ed è stato diretto da David Slade. Questo film sta facendo parlare parecchio, soprattutto per il formato della storia. In sintesi, è lo spettatore a decidere come si sviluppa la trama: più o meno ogni cinque minuti, gli viene proposta una scelta fra due binari diversi della storia. Le scelte degli spettatori portano a sette finali possibili.

 

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Black Mirror: Bandersnatch

 

 

   

 

 

 
 
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