sabato, Settembre 21, 2024
 
INTERVISTE

AL PACINO, IL GRANDE ATTORE AMERICANO RACCONTA IL SUO FILM “WILDE SALOME”

 
 

Il notissimo attore americano Al Pacino, racconta il percorso che lo ha portato alla realizzazione del film Wilde Salome. “Salomé” è il più controverso lavoro di Oscar Wilde. Questa brillante storia di lussuria, avidità e vendetta, racconta la leggenda del Re Erode, del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé, innamorata, a sua volta, di Giovanni Battista. Attraverso una libera sperimentazione tra cinema e teatro, Al Pacino filma e racconta un’ossessione personale: con “Wilde Salomé” riprende i preparativi, le prove e la messa in scena di questa affascinante e controversa opera teatrale, e parallelamente cerca di costruire un quadro completo del noto scrittore irlandese, sia come persona che come artista. Per farlo, si reca neldeserto del Mojave, in Irlanda e nel Regno Unito, facendosi aiutare da alcune guest star come Gore Vidal e Bono Vox, pronti a discutere di Wilde e della sua opera più scandalosa…

wild-salome-slice1

   

Da dove nasce l’interesse per la “Salomé” di Oscar Wilde?
Quindici anni fa, in Inghilterra, ho assistito alla produzione di Steve Berkoff. È stata la cosa più straordinaria, potente, bella, mai vista in tanti anni. Mi ha colpito moltissimo. La cosa buffa, è che nonsapevo fosse stato Oscar Wilde a scriverla… non era il Wilde che conoscevo, famoso per alcune delle più grandi commedie mai realizzate. Interpretai l’opera con Robert Ackerman a New York, al Circle in the Square, con grandiose scenografie, ricchi costumi e trucchi di scena, fu un’esperienza davvero creativa. Nel 2003 la rappresentai ancora a Broadway, con Marisa Tomei, lei è stata grande, ballò magnificamente, ma anche dopo questa rappresentazione non riuscivo a fare a meno di pensarci, volevo conoscere meglio Oscar Wilde. Quando iniziai questo progetto non avevo un piano, avevo una passione, e non sapevo esattamente cosa farci con tutta questa passione. Oscar Wilde è un genio, ma è anche un uomo che si è emarginato, dal resto del mondo e dal suo tempo, messo a dura prova dalla vita. Perché mai mi sono andato a identificare con questo autore non lo so, ma l’ho fatto. Qualcosa mi ha fatto riconoscere in lui, credo sia che rischiò tutto per saltare nell’ignoto…

Può dirci qualcosa riguardo Erode, il personaggio che interpreta?
Mi piacciono le sfide e quello di Erode è un ruolo importante: esprime qualcosa che non trovi normalmente in un film. È un ruolo classico, scritto in versi, non è una di quelle parti in cui la gente immagina di vedermi. Negli anni ho provato a interpretare questo tipo di personaggio, l’ho fatto ogni volta che se ne è presentata l’occasione.

Come è stato recitare un dramma, filmare le scene in un teatro di posa e dirigere il documentario del progetto, tutto allo stesso tempo?
chairEro ossessionato da questa storia, completamente immerso nella scoperta di Oscarchair Wilde e in tutto quello che questo dramma ci dice di lui. Così, decisi di filmare ogni cosa che accadeva nella mia vita, come se fosse collegata all’opera e al teatro, provando a mettere in sequenza la rappresentazione scenica. Sono diventato matto per fare tutto questo in un anno e mezzo. In un documentario si fanno le cose d’istinto, ed è proprio così che ho fatto, e mi sono divertito molto. Gli spettatori vedranno una parte di me che non conoscono, vedranno tutto quello che ho voluto mostrare di me, ho cercato di essere il più onesto possibile nei loro confronti. Anche se il progetto teatrale e il documentario sono finiti, Oscar Wilde continua ad affascinarmi, non è un libro chiuso, è ancora qui, nella mia mente. Ecco perché il film finisce come finisce. Un po’ come se facesse parte di un ciclo…

Come si può paragonare “Wilde Salomé” a “Looking for Richard”, quali sono le differenze più importanti tra questi due lavori?
Tutti conoscono Shakespeare, tutti ne hanno sentito parlare e conoscono il suo lavoro, tutti hanno un’immagine precisa di chi fosse questo autore. Quando parli di Oscar Wilde, invece, la gente chiede “Oscar chi?”, mentre chi lo conosce non ha una visione completa di tutto quello che gli è successo nella vita…

Come si è trovato con il cast?
Non avrei potuto chiedere di meglio dal cast, dal regista teatrale Estelle Parsons ai produttori Barry Navidi e Robert Fox. Ognuno di loro desiderava portare a termine questo esperimento, così fuori dagli schemi. Sono stati davvero collaborativi e partecipi nel credere nella validità del nostro lavoro mentre andavamo avanti nella ricerca. Tutti volevano dare il proprio contributo, essere d’aiuto, si sono fidati di me e hanno dato tutto sia a telecamere accese che a telecamere spente, quando recitavano un personaggio e quando erano semplicemente loro stessi.

Cosa vorrebbe che gli spettatori si portassero dietro da questa esperienza?
SalomeSalomeSe dopo la visione del film il pubblico pensasse: “Dovrei leggere di più Oscar Wilde, è interessante, voglio conoscerlo meglio”, per me sarebbe il più grande successo. Oppure mi piacerebbe che lo spettatore si chiedesse: “Chi è quella ragazza che interpreta Salomé?”. Il suo nome è Jessica Chastain. È stata fantastica, ha rappresentato il suo personaggio semplicemente in modo ideale, quasi celestiale, senza di lei non avrei potuto fare “Salomé”. Vorrei anche che gli spettatori scoprissero un lato di me inedito, quasi fossero testimoni diretti di tutto quello che abbiamo affrontato per mettere insieme questo progetto; vorrei apprezzassero il viaggio artistico che ho voluto condividere con loro, lo sforzo per cercare di capire la complessità di Wilde e della sua opera. Questa non è una storia raccontata attraverso una tradizionale

 
 

[hana-code-insert name=’Payclick 468X60′ /]

 

www.wildesalome.it

TRAILER

 

A cinque anni dalla sua realizzazione, “Wilde Salomé” torna in Italia grazie a Distribuzione Indipendente in una versione di 88 minuti (in esclusiva per le sale italiane) appositamente rimontata da Al Pacino. Il film sarà disponibile in versione originale con sottotitoli in italiano e in versione doppiata in lingua italiana. Tra i doppiatori coinvolti Gabriele Lavia (Al Pacino), Annamaria Guarnieri (Roxanne Hart), Filippo Gili (Kevin Anderson), Paolo Sassanelli (Robert Fox). Da giovedì 12 maggio nelle migliori sale italiane.

 
 
Redazione
the authorRedazione
iMOVIEZ Magazine
Per pubblicare un articolo o un annuncio inviare una mail a redazioneimoviez@gmail.com- iMOVIEZ magazine non ha nessun rapporto con le aziende e i privati che segnalano i casting, la redazione esercita un'azione di monitoraggio sui contenuti pubblicati sul nostro sito, ma non possiamo garantire la correttezza e l'affidabilità di annunci pubblicati/segnalati da terzi o prelevati da altre fonti. Invitiamo i nostri utenti a prestare sempre massima attenzione e a segnalarci eventuali problemi in merito a questo o altri annunci, inviandoci una e-mail."  
error: Contenuto protetto